giovedì 3 settembre 2009

Kubuntu 9.04 è arrivata

Insieme ad Ubuntu è arrivata anche 9.04, la distribuzione basata su Ubuntu che utilizza il dekstop environment .

si rinnova ed arriva ad una nuova versione stabile, diversi bug fix, nuove applicazioni per la configurazione del sistema e molte applicazioni aggiornate.

9.04 utilizza come ambiente 4.2.2, che porta con se notevoli miglioramenti per Plasma e Kwin, nuovi widget plasma, nuovi effetti abilitati di default, il ritorno opzionale del “ Classico”, la System Tray migliorata ed infine un nuovo sistema di notifiche.

introduce il nuove gestore di sistema che tra l’altro permette una migliore gestione dei pacchetti grazie all’applizazione Package Kit, inoltre è presente anche la nuova funzionalità per la gestione delle stampanti.

Tra le applicazioni nuove trova posto , che diventa ora il client predefinito per la distribuzione.
Per quanto riguarda il player audio è presente 2.02 che include molte nuove funzionalità, come ad esempio l’integrazione con diversi servizi online tipo Last.fm, LibriVox, Jamendo e Magnatun.
Per la gestione della rete, l’applett KNetworkManage è sostituita dal widget plasma 4 Network-Manager.
Per chi ama il è presente 3.2, che presenta diversi bug fix, una migliore gestione della memoria ed alcune piccole nuove funzionalità.
Per la gestione delle immagini e delle fotocamere digitali è presente 0.10.0, che ora permette di gestire directory multiple per gli album, fornisce la Geolocalizzazione con il widget Marble, il supporto XMP e la nuova interfaccia utente per le fotocamere. Inoltre sono integrati i Kipi plugins 0.2.2.

Per quanto riguarda le librerie utilizzate, in questa versione di sono presenti le 4.5, nonostante ciò il sistema gode di un’ottima integrazione con le applicazioni GTK grazie a QtCurve 0.62.8.

Infine segnaliamo che supporta anche le architetture lpia e powerpc, che includono anche la Playstation 3 di Sony oltre che gli Apple Macintosh G3, G4, e G5, incluso iBooks e PowerBook.



Ubuntu 9.04 è arrivato

Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope è stato finalmente rilasciato nella sua versione finale da Canonical, l’azienda che sponsorizza questa distribuzione Linux.
Ubuntu in questa ultima release viene rilasciato principalmente in 3 varianti: Desktop, Server e Netbook Remix (dedicata ai Netbook).

Grande lavoro da parte degli sviluppatori che hanno lavorato per rendere Ubuntu più efficace in ambienti di produzione (e quindi, anche per il mercato professionale) e per l’uso in mobilità come S.O. principale per Notebook e Netbook.

Ubuntu 9.04 monta il nuovissimo kernel 2.6.28 che permette l’uso nativo del nuovo file system ext4 (di default comunque sempre ext3) e un miglior supporto ai sistemi wireless.
Il “desktop enviroment” è affidato sempre a Gnome qui nella sua ultima release 2.26.

Grande lavoro, come abbiamo detto, per rendere questa distribuzione adatta al mondo professionale. Troviamo infatti l’ultima release di OpenOffice 3, Skype e un supporto ottimizzato alle reti Wi-Fi e alle connessioni 3G.

Troviamo incluso anche “Eucalyptus“, un progetto open source destinato a realizzare sistemi di “Cloud Computing” nativi o di terze parti.

Un Sistema Operativo molto maturo dunque, validissima alternativa a Windows anche in ambienti enterprise.

Tutto vero? Per scoprirlo abbiamo provato Ubuntu 9.04 su una macchina virtuale per saggiare le sue potenzialità.
La prova è stata fatta utilizzando VMware server 2 su Host Windows Vista.

L’installazione è rapida: la prima cosa che ci viene richiesta è la lingua in cui vogliamo installare il S.O. I passaggi successivi sono velocissimi e prevedono semplicemente l’inserimento dell’ora, del nome utente con le password e il nome del computer.

L’avvio del S.O. è rapidissimo, davvero mai vista una rapidità così elevata. Notevole anche la reattività del sistema. Nonostante il test si svolga su una macchina virtuale, Ubuntu si dimostra davvero usabilissimo. Da sottolineare il nuovo gestore di notifiche che da subito (pochi secondi dopo il login) mi ha segnalato in automatico aggiornamenti del sistema.

Abbiamo provato ad avviare alcuni programmi come Openoffice 3 e Firefox 3.09 e a colpire è stata la velocità di apertura. Senza dubbio un netto passo avanti rispetto alla release precedente (e non lo paragoniamo nemmeno al pachiderma di Windows Vista).

Non c’è dubbio che al momento Ubuntu 9.04 sia davvero un S.O. molto riuscito e finalmente pienamente adatto anche agli ambienti professionali come valida alternativa a Windows e a Mac Os X.

Le applicazioni Android gireranno su Ubuntu

giovedì 28 maggio 2009

Le applicazioni Android gireranno su Ubuntu

Canonical sta sviluppando uno speciale layer software capace di simulare l'ambiente di esecuzione Java-based di Android e consentire di far girare sul desktop le stesse applicazioni utilizzate sugli smartphone

Roma - Far girare le applicazioni di Android su Ubuntu nel modo più trasparente possibile. È questo il traguardo che sembrano essersi imposti gli sviluppatori della celebre distribuzione Linux in prospettiva del rilascio, il prossimo ottobre, di Ubuntu 9.10 (Karmic Koala).

Secondo questa prima bozza di specifiche pubblicata sul wiki di Ubuntu, e i nuovi dettagli sul progetto portati alla luce da uno degli sviluppatori di Canonical, la fusione tra Android e Ubuntu sarà resa possibile da un apposito ambiente di esecuzione, l'Android Execution Environment (AEE), capace di far girare le applicazioni di Android fianco a fianco a quelle GNOME o KDE.

La realizzazione di tale layer software non è banale: sebbene Android si basi infatti sul kernel Linux, le sue applicazioni sono scritte in Java e utilizzano un insieme di librerie realizzate da Google. Android esegue il codice dei programmi avvalendosi della Dalvik virtual machine, un ambiente runtime Java non standard specificamente ottimizzato per i dispositivi mobili.

giovedì 28 maggio 2009

Le applicazioni Android gireranno su Ubuntu

Canonical sta sviluppando uno speciale layer software capace di simulare l'ambiente di esecuzione Java-based di Android e consentire di far girare sul desktop le stesse applicazioni utilizzate sugli smartphone

Roma - Far girare le applicazioni di Android su Ubuntu nel modo più trasparente possibile. È questo il traguardo che sembrano essersi imposti gli sviluppatori della celebre distribuzione Linux in prospettiva del rilascio, il prossimo ottobre, di Ubuntu 9.10 (Karmic Koala).

Secondo questa prima bozza di specifiche pubblicata sul wiki di Ubuntu, e i nuovi dettagli sul progetto portati alla luce da uno degli sviluppatori di Canonical, la fusione tra Android e Ubuntu sarà resa possibile da un apposito ambiente di esecuzione, l'Android Execution Environment (AEE), capace di far girare le applicazioni di Android fianco a fianco a quelle GNOME o KDE.

La realizzazione di tale layer software non è banale: sebbene Android si basi infatti sul kernel Linux, le sue applicazioni sono scritte in Java e utilizzano un insieme di librerie realizzate da Google. Android esegue il codice dei programmi avvalendosi della Dalvik virtual machine, un ambiente runtime Java non standard specificamente ottimizzato per i dispositivi mobili.
Tra l'altro, per aggiungere in Ubuntu il supporto nativo alle applicazioni Android non basterà implementarne kernel e framework: sarà necessario anche apportare tutta una serie di modifiche tese ad integrare tali applicazioni con l'interfaccia di Ubuntu, rendendo possibile - per l'utente - controllarle come un qualsiasi altro software desktop. Ad esempio, i programmi Android che gireranno sotto Ubuntu dovranno supportare il mouse e installarsi direttamente su PC; inoltre, l'AEE dovrà bypassare tutte le chiamate alle API di Android che si occupano della connettività di rete (wired e wireless) e della gestione dell'interfaccia USB, questo per evitare conflitti con il kernel Linux di Ubuntu.

Inizialmente l'obiettivo degli sviluppatori sarà quello di implementare AEE in Ubuntu Netbook Remix (UNR), questo perché stendere un ponte tra netbook e smartphone Linux-based appare il percorso più naturale nella genesi del progetto.